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Nino Barraco
Nino Barraco si definisce artigiano del vino, perché sin dalla coltivazione, per arrivare alla vinificazione, tutto viene fatto in modo artigianale. Un lavoro paziente, di contatto con la terra, che consente di poter sperimentare, ricercare ed avere un vino che sia sempre più fedele al territorio e all’esperienza umana che lo produce.
Nino Barraco non vuole un vino “perfetto”, ma un vino riconoscibile per la sua personalità, dove le imperfezioni, le dissonanze, sono elementi caratterizzanti del vino stesso. Questo viene raggiunto senza interventi esterni al proceso di vinificazione, affidandosi alla complessità e variabilità della natura.
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Il vigneto è quello di Rina Vecchia, su una duna di sabbia, sopra terra rossa, poco distante dal mare. 3 giorni di macerazione sulle bucce, fermentazione spontanea e affinamento in acciaio. , come si faceva una volta. Un vino fresco e complesso, unico e coinvolgente. Irresistibile.
Questa è un’interpratazione secca dello Zibibbo, che Barraco fa in modo magistrale. Un vino da scoprire, da attendere, da fare fiorire per avere agrumi, erbe, spezie.
Possiamo considerarlo un manifesto, un voler recuperare i vitigni autoctoni, i vitigni che possono dare vini sinceri, espressione di un territorio. Questo è il pignatello di barraco, un vino schietto, con sfumature marine, fesco e setoso.
